25 settembre 2012

Spediservice, che delusione!

Riporto un articolo di Azienda Edicola n°5  che riguarda le edicole milanesi.  

"Ogni edicolante ed ogni rappresentante sindacale è stato più volte costretto a dover capire la tragica situazione in cui si trovano i distributori locali e la loro necessità ad essere garantiti attraverso ”idonee garanzie” da parte della rete di vendita. Nessuno vuole però ascoltare  le nostre parole quando chiediamo di capire la solidità finanziaria del nostro distributore e quali garanzie sia in grado di offrire alla rete di vendita.



Un nuovo caso di palese approssimazione imprenditoriale (per non usare i termini che tutti noi abbiamo in mente) si è verificato a Milano con il ritiro dall’area distributiva del Distributore locale Spediservice s.r.l. di Marcello Belotti. Dopo più di vent’anni di lavoro con gli edicolanti di Milano ci si aspettava più correttezza, invece adducendo scuse non riscontrate nella realtà ma solo dichiarate in maniera incontrollabile, l’ex distributore dopo 10 mesi dal suo ritiro non ha ancora accreditato la resa ad un gran numero di rivenditori. Ma non è tutto! I rivenditori liquidati non sono stati quelli più fortunati ma coloro che hanno dovuto accettare oscene proposte di transazione dell’importo
 Dal comparto editoriale ovviamente nessun aiuto. Forse qualche telefonata da parte di F.I.E.G. è stata fatta, ma il più delle volte ci siamo sentiti dire un  generico quanto inutile :” …Capisco…”, facendo intendere la correttezza delle osservazioni ma l’impossibilità di alcun intervento. Situazione analoga è avvenuta con le fideiussioni. Chi aveva dato garanzie con libretti o contanti….ha avuto seri problemi nella loro restituzione e soprattutto il rivenditore è stato costretto ad accettare ogni transazione offerta dall’agenzia così come il conteggio della resa finale.
 Sorprende poi il fatto che non si era di fronte ad un fallimento dell’Agenzia ma ad una liquidazione volontaria. Non dimentichiamoci poi che la sorella, Dott.ssa Mara Belotti è titolare di un' agenzia alle porte di Milano, A.D.P. s.r.l. di Saronno, pertanto anche gli stessi editori, se avessero tenuto a cuore la situazione di Milano, avrebbero avuto strumenti per sostenere una corretta liquidazione della piazza. Invece, nel disinteresse più totale da parte del mondo editoriale, ci troviamo dopo mesi dalla cessazione della distribuzione con una piazza che sta aspettando ancora l’accredito dei resi di agosto 2011 comportando così una liquidità
 Nei due mesi precedenti alla cessazione dell’Agenzia di Distribuzione Spediservice, la Struttura Provinciale SNAG  di Milano ha inviato - a tutti i rivenditori associati molte comunicazioni per spiegare, in modo dettagliato e chiaro, come procedere al fine di non trovarsi a credito nei confronti dell’Agenzia in questione.
Questo per evitare di dover poi procedere al recupero del credito tramite un legale oppure di dover effettuare una transazione per poi “chiuderla” ad importi inferiori a quelli spettanti rimettendo, di tasca propria, cospicui importi.
E’ importantissimo che i rivenditori rimangano in costante contatto con la propria Organizzazioni Sindacale e seguano le indicazioni di quest’ultima; solo così facendo sono tutelati al meglio e non devono ricorrere a lunghe e complesse azioni legali.
Oggi, purtroppo, l’Accordo Nazionale non riesce a tutelare i rivenditori in caso di chiusura di un Distributore; nonostante le norme per garantirli ci siano e siano vigenti risultano “aggirate” a causa della “latitanza” della FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) preposta alla gestione e al rispetto delle regole sottoscritte) e della disdetta dell’Accordo da parte delle Associazioni dei Distributori Locali (Anad   is e NDM).
Ci permettiamo di commentare che tale disdetta, legittima in qualsiasi altro settore, risulta sicuramente inopportuna nel nostro dove il fornitore opera in modo monopolistico.
Sarà nostra premura avvertire l’Antitrust di questa situazione che consente, ad alcuni Distributori Locali, di abusare del proprio ruolo"

Sito del Gruppo - richiamo il paricolare sul "Chi siamo", perchè i rivenditori avrebbero ben altro da aggiungere
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